Fra le sette referenze del brand Josè L. Piedra (clicca qui per una breve storia del marchio e dei tabacchi utilizzati) troviamo un modulo interessante per le sue misure e la sua “unicità”: il Conserva. La vitola de galera di questo sigaro è il conserva JLP (44 x 140mm) e differisce di pochissimo dal conserva di Punch (145mm x 43), il Royal Coronation.
Alla vista, la fascia del Conserva è ben lontana dai canoni della maggior parte dei sigari che si trovano in commercio: tonalità claro, priva di ogni lucentezza, dai riflessi gialli, macchiata, rugosa al tatto e con venature piuttosto pronunciate. Anche la manifattura generale lascia molto a desiderare, con una chiusura della testa grossolana e, quel che desta maggiori preoccupazioni pre-fumata, con dei vuoti di riempimento piuttosto evidenti.
Josè L. Piedra Conserva: al naso, i profumi che appena solleticano il naso sono quelli della noce, del legno e della terra.
L’inizio è giocato su un delicato equilibrio fra sapido, acido e amaro, dove il primo prevarica sugli altri due. Gli aromi percepibili sono pochi in numero: caffè, note balsamiche e nocciola, rispettivamente dal più al meno intenso. La forza è leggera (1/5).
Con l’incedere della fruizione i sapori restano inalterati, così come la predominanza del caffè. A mutare sono gli aromi: accanto al caffè fanno capolino miele, cuoio e terra, tutti in misura lievemente percepibile. La forza subisce un minimo incremento, divenendo medio-leggera (2/5).
Complessivamente nel Conserva equilibrio e intensità aromatica sono buoni. Sotto la media, invece, persistenza, evoluzione e complessità. E’ un manufatto apprezzabile nella sua semplice rusticità.
Un buon prodotto consigliato per un dopo pasto, se si ricerca un sigaro dal costo contenuto, appagante e senza troppe pretese.
Valutazione in centesimi: 83
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