Il Machito Connecticut è cinto dalla classica anilla con lo scorpione, ma il colore dominante è l’arancione chiaro, differenza cromatica che lo distingue dai fratelli Corojo (rosso) e Criollo (giallo).
La receta utilizzata per il Machito Connecticut prevede una capa Connecticut, una capote honduregna e un ripieno composto da un mix di foglie di origine dominicana e honduregna.
Esteticamente la fascia del cigarillo è clara, con riflessi gialli e dalla luminosità piuttosto opaca. L’esperienza tattile appalesa una foglia ruvida, senza rilevanti venature e una manifattura soddisfacente.
Note di fumata.
Camacho Machito Connecticut: a crudo il naso e la cavità orale vengono solleticati da leggeri echi di legno e fieno.
Alla fiamma, la partenza è spiccatamente acida, non senza una presenza piccante che non dispiace. Aromaticamente il sigaro risulta interessante con decisi sentori di mandorla amara, fieno e lievi note di legno. La forza è molto pronunciata (5/5).
Con il prosieguo della fumata, le spigolosità acide si attenuano, per lasciare piacevolmente spazio ad un sapore dolce controbilanciato da aromi di cuoio e miele, che si affiancano alla mandorla e al fieno, che diminuiscono d’intensità. La forza resta salda ai massimi livelli.
Nessun tipo di problema per quanto attiene la combustione e la meccanica di fumata.
In definitiva, un sigaro apprezzabile che, tuttavia, non trova un equilibrio fra aromi (ricchi e diversi fra loro, ma poveri in intensità) e forza (troppo marcata). Sufficiente la persistenza.
Se cercate un sigaro forte, da fumare in breve tempo, senza rinunciare ad una componente aromatica, è sicuramente da provare.
Valutazione in centesimi: 82
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